Dora Mercurio
Un webinar per per fare luce sulle difficoltà del sistema sanitario piemontese
Come sta oggi la sanità piemontese?
Male, se si guarda a quanto emerso nell’incontro on line del 10 marzo scorso organizzato dal Comitato Torino Sanità in Azione.
A discutere della salute del nostro sistema sanitario, professionisti del settore che più di chiunque altro, conoscono le difficoltà in cui versa soprattutto in questo periodo.
Ma la crisi del sistema è da imputare solo al Covid- 19?
A quanto pare no. Come ha sottolineato in prima battuta il moderatore del webinar e Referente Tavolo Sanità Torino in Azione, il dottor Giorgio Diaferia: «Il covid ha fatto emergere molte criticità legate ai pesanti tagli apportati alla sanità pubblica negli ultimi anni ».
A sostegno di quanto affermato da Diaferia, il Rapporto Rota sulla Sanità che ha evidenziato come i tagli alla sanità piemontese abbiamo fatto si che la risposta alla pandemia della nostra regione sia stata “parziale” e “disordinata” con ritardi nell’attuazione delle politiche sanitarie e una forte mancanza del personale sanitario.
Ma il sistema è in crisi già da anni, una crisi che il covid ha solo portato sotto gli occhi di tutti.
Negli ultimi decenni si è assistito a una riduzione esponenziale di medici, infermieri e personale sanitario e che di fronte alla pandemia sono stati abbandonati a loro stessi. In particolare è grave la situazione dei medici di base che si sono trovati fin dall’inizio dell’emergenza senza tutele e che ancora oggi sono di fatto tenuti fuori dalla campagna vaccinale.
Per non parlare poi delle strutture sanitarie già da tempo inadeguate e che continuano ad essere oggetto di tagli: uno fra tutti, quello ai posti letto di cui proprio in questi giorni accusiamo la carenza.(Andrion)
Tirando le fila, la situazione è a dir poco allarmante anche alla luce di altre epidemie che in futuro potrebbero colpirci e che se non mettiamo a frutto ciò che il Covid- 19 ci sta insegnando, potrebbero dare al nostro sistema sanitario il colpo di grazia.
Da anni si chiede un potenziamento del sistema sanitario regionale, una modernizzazione che faccia ridisegnare la medicina del e sul territorio.
Sarà, questo, finalmente il momento giusto?
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